mercoledì 28 giugno 2017

"Nuovi Sguardi Gardesani" - tre fotografi indagano il paesaggio contemporaneo

A dieci anni dall'ultima campagna fotografica di "Sguardi gardesani", il MAG propone un nuovo progetto pluriennale sulla fotografia d'autore volta a indagare il paesaggio contemporaneo nella zona del lago di Garda. Con i lavori di Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods, il Museo dell'Alto Garda inaugura un nuovo percorso espositivo ed editoriale, chiamato per continuità con l'esperienza stessa del museo "Nuovi sguardi gardesani", curato dalla storica della fotografia e photo-editor Giovanna Calvenzi. Le opere di Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods saranno esposte negli spazi del Museo di Riva del Garda dal 1° luglio al 5 novembre 2017. L'inaugurazione della mostra è prevista per venerdì 30 giugno alle ore 21.00. Seguirà festa con dj set a cura di Lorenzo Hugolini, in collaborazione con Consorzio RivainCentro. 

 Sguardi Gardesani è stato un progetto del Museo Civico di Riva del Garda (oggi MAG Museo Alto Garda) che ha prodotto nel corso del decennio a cavallo tra il Novecento e il Duemila cinque mostre e altrettante pubblicazioni. Dal 1997 al 2007 sono stati invitati, per le cinque edizioni realizzate, dieci fotografi di fama internazionale i quali, in un confronto a due, hanno documentato e indagato attraverso le loro visioni diversi aspetti del paesaggio gardesano. Nell'ordine, Gabriele Basilico e Massimo Vitali, John Davies e Martin Parr, Vincenzo Castella e Toni Thorimbert, Jordi Bernadó e Luca Campigotto, Mimmo Jodice e Bernard Plossu. 

L'idea di riprendere, attualizzandolo in questo secondo decennio del nuovo millennio, il progetto Sguardi Gardesani (denominandolo non a caso Nuovi sguardi gardesani), si inserisce nel percorso di indagine mai interrotto del MAG sul paesaggio attraverso la produzione artistica di autori contemporanei, i quali ne sappiano cogliere e interpretare possibili declinazioni e visioni. La ricerca dei tre fotografi proposti da Giovanna Calvenzi per il primo ciclo dei Nuovi sguardi gardesani ha prodotto tre personali narrazioni del paesaggio dell'Alto Garda, frutto delle diverse suggestioni individuali e professionali di ognuno di loro. I lavori di Delille, Galimberti e Woods si traducono infatti in inattese iconografie dei paesaggi umani e naturali, indagati in profondità, che aprono a nuove prospettive sugli istanti fermati nelle immagini di cui riferisce nel seguente testo la curatrice stessa. 

«L’indagine del territorio, nell’edizione 2017 dei Nuovi sguardi gardesani, è stata affidata a tre autori che fanno parte del collettivo Riverboom, non nuovi a raccontare e a mettere a confronto la vita e i paesaggi di Paesi diversi e lontani. Con sguardo allegro, disincantato, ironico, contemplativo, a seconda dei luoghi, delle intenzioni, delle finalità. Per questo progetto hanno deciso tuttavia di non lavorare insieme e hanno scelto tre diversi itinerari. Edoardo Delille ha messo al centro della sua esperienza fotografica il lago di Garda e i suoi frequentatori. Protagoniste del suo lavoro dal titolo Full Immersion sono l’esperienza fisica dell’immersione e l’attesa dell’impatto con l’acqua, affrontate con la collaborazione dei bagnanti che hanno condiviso le sue sperimentazioni visive. Con Vista lago, Gabriele Galimberti ha messo in scena una rappresentazione quasi teatrale nella quale reali agenti immobiliari lo hanno accompagnato a visitare gli appartamenti che vengono offerti ai turisti e che garantiscono la possibilità, appunto, di vedere almeno un pezzetto di lago. Paolo Woods, incuriosito dal luogo comune che vuole che gli abitanti di Riva, per la connotazione del territorio, non vedano né albe né tramonti, ha fotografato il paesaggio dall’alto, affascinato dalle “spade d’ombra” (titolo anche della sua ricerca) che sezionano la visione e disegnano sul paesaggio due campiture nette, di ombra e di luce. Se nei loro progetti precedenti il linguaggio utilizzato dai tre autori tendeva a essere simile, in un dialogo di visioni e di punti di vista, sul Garda ognuno ha scelto un diverso modo di raccontare. Le immagini di Edoardo Delille si concentrano sulla sospensione e sul ritratto, giocano sulla complicità con i suoi soggetti. Gabriele Galimberti utilizza il linguaggio della fotografia di interni per mettere in scena una rappresentazione nella quale il lago e gli agenti immobiliari si contendono il ruolo di protagonista. Paolo Woods realizza immagini secondo la lezione classica della fotografia di paesaggio in grande formato, nella quale i dettagli, nitidissimi, sono da scoprire nelle zone coperte dall’ombra che come una spada sembra sezionare le vallate. Il loro contributo ci regala modi nuovi e diversi di leggere il territorio, ci aiuta a vedere quello che quotidianamente non vediamo, ci insegna anche a sorridere di quello che osserviamo attorno a noi.» Giovanna Calvenzi, 2017

c.s. a cura dell'Ufficio stampa del Museo dell'Alto Garda


mercoledì 21 giugno 2017

Riva del Garda, «Città che legge»

Il Centro per il libro e la lettura del MiBACT e l'Associazione nazionale dei Comuni italiani hanno deciso di riconoscere al Comune di Riva del Garda la qualifica di «Città che legge», in virtù dell'impegno nello svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.

Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità: è con questa consapevolezza che il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’Anci, attraverso la qualifica di «Città che legge» ha deciso di promuovere e valorizzare le amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. L’intento è riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. 

Una «Città che legge» garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura («Libriamoci», «Maggio dei libri», «In Vitro»). Il Centro per il libro e la lettura – istituito con Dpr n. 233/2007 e regolamentato dal Dpr n. 34/2010 – è un istituto autonomo del Ministero dei beni culturali e delle attività culturali e del turismo, che dipende dalla Direzione generale biblioteche e istituti culturali. Il Centro ha l’obiettivo di attuare politiche di diffusione del libro e della lettura in Italia, nonché di promuovere il libro e la cultura italiana all’estero, proponendosi come punto di riferimento per il mondo professionale in tutte le sue diverse e molteplici componenti, luogo di incontro, di dialogo e di scambio per gli operatori pubblici e privati che quotidianamente operano nei vari ambiti della produzione, della conoscenza e della diffusione del libro. Principale compito del Centro – coerentemente con le priorità politiche del Ministero – è quello di “promuovere politiche di diffusione del libro, della cultura e degli autori italiani” e di “realizzare iniziative e campagne informative per sensibilizzare e incentivare i giovani alla lettura”.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva


venerdì 16 giugno 2017

"Premio Gran Giallo Città di Cattolica" - la finale della 44a edizione

Giunto alla 44ª edizione, torna puntuale il "Premio Gran Giallo Città di Cattolica", primo e più antico concorso rivolto al miglior racconto inedito del mondo del giallo e del mistero organizzato dal Comune di Cattolica Assessorato alla Cultura in collaborazione con Il Giallo Mondadori. 

Nato nel 1973 dall'estro creativo di Enzo Tortora con Alberto Tedeschi e Oreste del Buono si fonda sulla passione per il giallo e il noir di tanti italiani e sul lavoro, l'analisi attenta, l'esperienza e il fiuto di una giuria d'eccezione formata da: Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts e Simonetta Salvetti. 

Da sempre per i partecipanti il Premio diventa una trampolino di lancio verso il mondo della narrativa italiana di genere: Secondo Signoroni, Loriano Macchiavelli, Carlo Lucarelli e Andrea G. Pinketts sono solo alcuni dei nomi dei grandi che annoverano la vittoria del Premio Cattolichino nel loro palmarès. La pregiuria formata da Michele Catozzi, Diego Di Dio, Antonino Fazio, Diego Lama e Ilaria Tuti, ha selezionato la rosa dei 10 finalisti. Tra questi si nasconde il vincitore, che verrà incoronato alla fine di una manifestazione interamente dedicata al Giallo e al noir, con un programma ricco e articolato. 

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L'apertura del festival, mercoledì 21 giugno vedrà il Gran Giallo diventare “piccolo” ma solo per il target di riferimento del pubblico. Nasce infatti dalla collaborazione con la collana Piccoli Brividi Mondadori un giallo itinerante per bambini. Kids Corner e photocall saranno collocati nei principali luoghi della città con regali e sorprese per giallisti in erba. I piccoli detective troveranno i punti gialli al Parco della Pace il 21 giugno alle ore 17.00 e in Piazza Mercato alle ore 20.00 e in Piazza I Maggio il 22 e 23 Giugno alle ore 21.00. Al True Crime e al processo mediatico sarà invece dedicata la serata di giovedì 22 giugno. Dalla cronaca nera al giallo in TV e al cinema, protagoniste saranno le vicende criminali che hanno diviso l'opinione pubblica. Sul palco della principale piazza della Regina, alle ore 21, saliranno lo psichiatra Alessandro Meluzzi, il criminologo e investigatore Fabio Federici e il critico cinematografico Valerio Caprara che affronterà il tema della trasposizione televisiva e cinematografica del crimine. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Ilaria Mura, volto femminile della trasmissione Quarto Grado. Come nei miglior topos letterari anche gli scrittori tornano sempre sul luogo del delitto ovvero al Premio che per molti di loro ha rappresentato l'inizio della carriera letteraria. Venerdì 23 giugno alle ore 21, in Piazza I Maggio, Diego Di Dio, Diego Lama e Andrea Franco presenteranno i loro ultimi lavori e al dibattito, moderato da Franco Forte, direttore de I Gialli Mondadori parteciperanno anche Cristiana Astori e Gianfranco Marzano autori della nuova serie a fumetti The Professor e Andrea G. Pinketts, storico giurato del Premio che ci farà conoscere il suo nuovo romanzo Sangue di Yogurt. La serata proseguirà varcando idealmente La porta rossa. La fortunatissima serie tv firmata Carlo Lucarelli sarò lo spunto per parlare del poliziesco, del romance e del paranormale insieme allo scrittore e al protagonista della fiction, l'attore Lino Guanciale.


Le cerimonie di premiazione caratterizzeranno la prima parte della sera di sabato 24 giugno. Verranno infatti premiati il racconto vincitore del Premio Gran Giallo città di Cattolica. Ma come solo nei migliori thriller, noir e gialli, un colpo di scena caratterizzerà l'ultima serata del Premio. Il festival si chiuderà infatti con un' apertura. Il 24 giugno in collaborazione con il Circolo del Cinema Toby Dammit e Giometti Cinema verrà presentato il progetto della nuova arena cinematografica Snaporaz che verrà in seguito allestita in Piazzetta Pritelli e che trasformerà Cattolica in un cinema sotto le stelle per tutta l'estate. Per celebrare l'evento, in Piazza Mercato arriverà il cinema e i festeggiamenti di un compleanno cinematografico: Suspiria, celebre pellicola del maestro dell'horror italiano Dario Argento che compie 40 anni. Per l'occasione verrà proiettato il film in una veste inedita. In arrivo a Cattolica infatti un evento epico di quelli che capitano una volta ogni decade, i Goblin di Claudio Simonetti si esibiranno dal vivo eseguendo l'intera colonna sonora dal vivo. Il cinema tornerà anche domenica 25 giugno, alle 21 in Piazza Mercato con l'anteprima del film In a Lonely Place del regista riminese Davide Montecchi.

Non mancheranno enigmi e misteri, divertimento, approfondimento. Intanto, ecco i 10 racconti finalisti e i loro autori in ordine alfabetico: Puntaspilli - Alessio Barbieri; Il caso della mortale commedia - Elisa Bertini; Baionetta - Marco Bertoli; Mors tua vita mea - Gianluca d'Aquino;  Metropolitana - Lidia Del Gaudio; La calda notte dell'ispettore Murtas - Luca di Gialleonardo, Liudmila Gospodinoff; La legge delle cose - Francesco Grimandi; Signorina Maestra - Antonella Mecenero; La croce nel cuore - Michele Scoppetta; Dentro al Mirino - Elena Vesnaver.

Per informazioni Simonetta Salvetti Ufficio Cinema-Teatro Comune di Cattolica 0541-966778 www.mystfest.com www.cattolica.net

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martedì 13 giugno 2017

A "Le otto montagne" di Paolo Cognetti il premio Strega Giovani 2017

Risultati immagini per cognetti premio stregaÈ Paolo Cognetti, autore di 'Le otto montagne' (Einaudi), il vincitore del premio Strega Giovani 2017. Lo ha proclamato questa sera la presidente della Camera, Laura Boldrini, nel corso della cerimonia che si svolge nella Sala della Lupa di Montecitorio. Il libro di Cognetti ha ottenuto 58 preferenze su 374 risultando così il più votato dalla giuria composta da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero (Berlino, Bruxelles, Bucarest, Parigi). Al vincitore va un riconoscimento di 3.000 euro. Gli studenti hanno letto le dodici opere concorrenti al Premio Strega 2017 e inviato il loro voto individualmente. 
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La terna vincitrice del premio Strega Giovani, arrivato alla 4a edizione, è composta inoltre da 'Le cento vite di Nemesio' (E/O), scritto da Marco Rossari, che con 39 preferenze si è classificato secondo, e da 'Le notti blu' (Perrone) che ha raggiunto il terzo posto con 37 voti. I tre libri riceveranno, inoltre, un voto per la designazione dei finalisti al Premio Strega...

fonte & read more @ Adnkronos