martedì 31 gennaio 2012

Morire di "non scrittura"?


Jasper Gwyn vive a Londra, è uno scrittore piuttosto di moda in Inghilterra e discretamente conosciuto all'estero. A 43 anni scrive per il Guardian un articolo in cui elenca cinquantadue cose che da quel giorno non avrebbe fatto mai più. E proprio l'ultima è: scrivere libri. La sua brillante carriera, dopo tre romanzi che avevano riscosso un buon successo di pubblico e critica, è già finita. Il suo agente e amico è disperato, ma non c'è niente che possa convincerlo a cambiare idea e tornare sui suoi passi.
Senza più impegni e scadenze, Mr Gwyn si trova a dover prendere le misure della sua nuova vita (stranamente, per un uomo così meticoloso e rigoroso quale è, sarà una prova difficilissima). Col passare dei giorni, una singolare forma di disagio si insinua in lui: gli secca ammetterlo, ma sente la mancanza del gesto dello scrivere, ossia di ciò che lo aveva fatto sentire vivo, e che adesso rischia di ucciderlo...

Alessandro Baricco è il grande affabulatore che conosciamo. Costruisce personaggi e racconta storie, nel suo stile inconfondibile, che porta il lettore ad arrivare all'evidenza attraverso strade che nessuno penserebbe nemmeno di percorrere.
Baricco o lo si ama, o lo si odia. La sua scrittura è il frutto di un'esperienza "totale". Piace o risulta insopportabile, senza mezze misure. Fortunatamente, basta un attimo per capirlo, non si rischia di rimanere delusi. Se la sua prosa ci risucchia e la magia ci conquista, allora sarà un autentico colpo di fulmine; se, invece, dopo mezza pagina, avvertiamo che qualcuno ci sta velatamente prendendo in giro, mascherando una prorompente e continua ostentazione di bravura, allora chiuderemo il libro e seppelliremo ogni futura idea di interazione con l'autore.
Con Mr Gwyn Baricco aggiunge un tassello a quella grande storia che ha iniziato a raccontare con il suo primo romanzo, Castelli di rabbia. Non c'è dubbio, Baricco è sempre il solito, si può dire ben poco di più di quello che è già stato detto e scritto sui suoi libri e sul suo modo di scrivere. In Mr Gwyn, quindi, ritroverete il Baricco che conoscete, se avete già letto qualche romanzo o racconto e vi piace abbandonarvi alla sua magia; o scoprirete Baricco, quello che è ed è sempre stato. Nessuna sorpresa.
Dietro i personaggi di Baricco c'è sempre e solo Baricco: è una garanzia di sicurezza, un marchio di fabbrica. I suoi libri sono un complesso grande ritratto di se stesso. Del resto, è quello che Mr Gwyn cerca di fare, il fine ultimo a cui ogni artista tende. Siamo storie, non solo personaggi. Ci riconosciamo nelle storie degli altri, ma la nostra storia si compone delle pagine di un libro che nessuno ha mai scritto: è nel cammino che facciamo per cercarci, ci ricorda Baricco, tutto il fascino della vita.

fonte: wuz.it

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